Cloud, immutabilità e protezione dai ransomware

L’immutabilità ovunque: è il concetto chiave, e la principale novità  annunciata recentemente da Veeam  durante il VeeamON 2022 e che sarà introdotta nella prossima release di Backup & Replication in uscita fra qualche mese.  L’aumento  costante  e sempre più frequente di attacchi ransomware, rende la protezione dei dati sempre più importante, e per questo la possibilità di rendere immutabili ogni copia di backup, sia che si trovi nel Veeam Hardened Repository, sia che si trovi nell’object storage on-premises , nel Public cloud o presso un Service/Cloud Provider, diventa una caratteristica fondamentale per la sicurezza. I backup immutabili non possono essere alterati o cancellati, inoltre, in caso di attacco, la nuova release di Veeam aiuta ad attivare una risposta rapida, perché avvisa gli utenti di attività anomale, annota i file colpiti suggerendo di procederne al ripristino. Come Netalia eroghiamo già ai nostri clienti un servizio di immutabilità dei backup tramite le funzionalità native del nostro object storage S3 compatibile, per cui, la possibilità di integrare le nuove funzionalità annunciate da Veeam, ci permetterà di migliorare ulteriormente il nostro servizio.

Il progressivo passaggio al cloud da parte delle aziende, e soprattutto all’aumento di applicazioni cloud native, fa emergere la necessità di protezione specifica di queste ultime. il plug in Veeam Backup & Replication per K10 v5.0 di Kasten,  che sarà introdotto nella prossima release, fornirà visibiltà e gestione centralizzata,  portando i backup cloud-native nella console di Veeam Backup & Replication.  In pratica, da un’unica console di gestione è possibile gestire ogni singolo sistema fisico/virtuale/cloud  che Veeam può proteggere, e anche tutti i cluster e i nodi Kubernetes.

Altra novità in arrivo, riguarda il Disaster recovery as a Service (DRaaS):  i Service Provider potranno utilizzare la funzionalità Continuos Data Protecion (CDP) per ambienti VMware Cloud Director e Veeam Cloud Connect.  La CDP, permette di proteggere carichi di lavoro estremamente critici, garantendone la continuità, e riducendo allo stesso tempo,  qualsiasi potenziale perdita di dati. Questa nuova funzionalità, permetterà a Netalia di migliorare notevolmente il proprio servizio DRaaS  basato su Veeam, andando a definire RPO di alcuni secondi anziché minuti e dando la possibilità ai propri clienti, in caso di disastro, di effettuare autonomamente  le operazione di failover, tramite il self-service portal dedicato.

Ultima novità, ma non per questo meno importante, la scrittura dei job di backup direttamente su object storage, considerato da Veeam stessa, e non solo,  la strada da seguire.

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