L’economia dei dati nell’Intelligenza Artificiale

“Una filiera italiana per l’Intelligenza Artificiale, un futuro per l’indipendenza economica del paese”

Roma – 16 aprile 2024 — Oggi, presso Palazzo Baldassini a Roma, si è svolto l’evento “L’economia dei dati nell’Intelligenza Artificiale”: una panoramica sulle prospettive dell’Italia legate allo sviluppo dell’AI.

Il dibattito ha beneficiato di contributi apicali dai molti osservatori presenti ai tavoli: da quello normativo e regolatorio a quello scientifico, dal mondo degli investitori agli operatori di settore, infrastrutture e sviluppatori in testa.

Michele Zunino ha partecipato a nome del Consorzio Italia Cloud al panel industriale, a cui hanno preso parte anche:
– Antonio Baldassarra di Seeweb, che ha organizzato l’incontro e condotto lo studio presentato;
– Alessandro de Bartolo di Lenovo;
– Giovanni Andrea Fantasia di Mediaengine;
– Roberto Magnifico di Zest Group;
– Prof.ssa Simonetta Vezzoso dell’Università di Trento
– Dario Denni, che ha moderato la discussione.

Titolo del panel: “La Commessa Pubblica come elemento determinante per lo sviluppo dell’industria italiana ed europea”.

La filiera italiana del digitale è pronta a supportare il tessuto industriale italiano nel deployment ma anche nello sviluppo delle applicazioni di AI.

Nei confronti delle tante PMI dinamiche italiane che se ne serviranno, l’obiettivo è quello di intermediare la complessità infrastrutturale, semplificandone l’uso, di abilitare i nuovi paradigmi e di proteggere adeguatamente le informazioni, cuore pulsante dei modelli predittivi.

Il ruolo dell’attore pubblico è fondamentale in tutto questo: esiste un ecosistema da salvaguardare, che corrisponde al perimetro di riferimento. Ragionevolmente, questo coincide con quello fiscale, dunque, ad oggi, quello nazionale. La spesa pubblica in cloud computing, che per il 70% è destinata ai big player globali, potrebbe e dovrebbe servire a finanziare infrastrutture e piattaforme nazionali, con un ritorno diretto in termini di PIL e di competitività per l’Italia.

I nuovi modelli di sviluppo digitale hanno potenzialità enormi. Cresce la consapevolezza intorno alla necessità di fare sistema a livello Paese per la loro realizzazione coordinata e sinergica.

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