Genova, 29 luglio 2021 – I partner tecnologici non possono essere più considerati soggetti esterni di supporto alle attività ma devono far parte intrinsecamente dello sviluppo dei progetti di ricerca per tutti gli ambiti.
Questa considerazione è dovuta all’incremento progressivo ed inesorabile della quantità di dati ma soprattutto dalla necessità di gestirli, filtrarli e ricavarne valore: i Cloud provider rivestono proprio questo ruolo di abilitatori della Digital Transformation.
Uno dei settori che sta progressivamente beneficiando di questa transizione digitale è senza dubbio quello della Blue Economy e il suo ecosistema sostenibile in grado di generare un impatto positivo di breve e di lungo termine. Genova e la Liguria rappresentano un grande benchmark in questo processo di innovazione.
DIGITAL TWIN – PORTO ANTICO DI GENOVA
L’obiettivo è stato quello di dare vita a una replica digitale (un “enhanced digital twin”) del Porto Antico, all’interno della quale poter simulare e pianificare le attività dell’area in modo sano, sicuro e confortevole per i visitatori e per chi ci lavora, efficiente in termini di gestione delle risorse e sostenibile per l’ambiente.
Il “Digital Twin” creato per il Porto Antico di Genova è ospitato su Cloud Netalia.
Netalia, ha avuto il non semplice compito di gestire ingenti quantitativi di informazioni eterogenee, ma “ha scelto questo progetto in virtù del profondo legame che da quasi 10 anni ha stretto con il territorio, le istituzioni e la comunità locale” ha commentato Michele Zunino, AD di Netalia sottolineando ancora una volta come la Data Governance resti sempre un “fattore determinante di successo”.
Come recentemente illustrato durante l’incontro “La digitalizzazione nell’ambito della Blue Economy” organizzato dal Centro di Competenza START 4.0, nello specifico, il Cloud di Netalia ha avuto qui il compito di abilitare l’applicazione di tecnologie innovative nel più ampio contesto delle Smart Harbour.
PROGETTO GIONA – SCUOLE
Un altro progetto orientato allo sviluppo di competenze digitali dedicate all’economia del mare è GIONA.
Il progetto mira alla promozione della consapevolezza ambientale e all’acquisizione di competenze nelle discipline STEM per gli studenti (e soprattutto per le studentesse) di età compresa tra i 4 e i 19 anni, grazie a esperienze sul campo con gli esperti e al lavoro di ricerca e analisi dati. Lo scoppio della pandemia ha, tuttavia, costretto le scuole a rivederne la formula inserendo nuove modalità di apprendimento da remoto. Da qui la necessità di affidarsi a un partner tecnologico in grado di tutelare compliance sulla privacy e raggiungibilità giuridica dei dati per un’utenza sensibile come quella dei minori.
Il primo apparente ostacolo al progetto imposto dalla pandemia, grazie a strumenti di unified communication e collaboration ha in realtà consentito di superare il limite delle infrastrutture locali permettendo di condividere in modo più flessibile gli spazi di lavoro.
RASSEGNA STAMPA:
Bitmap: Come i cloud provider abilitano la Blue economy
Key4Biz: I Cloud provider abilitatori della Blue Economy